COORDINAMENTO ORATORI FUORI
contributi 8x1000
Denominazione e codice fiscale del soggetto ricevente PARROCCHIA DI S. MARIA IN COLLE cf 82002690244;
Denominazione del soggetto erogante: DIOCESI DI VICENZA
Oratori Fuori vuole costituire, negli oratori del bassanese, una sorta di cabina di regia di adulti responsabili che non toglie protagonismo né senso di appartenenza alle singole realtà, ma anzi ne rinnova la voglia di ricerca, di senso, di dare possibilità alle avanguardie e spazio sano e accogliente a chi ha bisogno di un posto che non sia un non luogo.
Al momento, sono parte della nostra rete:
– a Bassano del Grappa:
parrocchia di Ss. Trinità link,
parrocchia di S. Maria in Colle – Centro Giovanile,
– nei dintorni:
parrocchia di San Giuseppe di Cassola link.
La rete è pronta certamente ad accogliere a braccia aperte chi si lasci entusiasmare dal nostro progetto e dalla nostra sfida!
Perché Oratori Fuori
Perché è il momento di andare fuori dagli oratori per ridonare loro significato e potenzialità.
Perché proviamo a mantenerci fuori dalle proposte standard offerte dal mercato del tempo libero che tratta i giovani da clienti. Noi li trattiamo come persone.
Perché vogliamo essere fuori dalle logiche individualistiche tipiche del nostro tempo in cui ognuno pensa al proprio cortile: noi ci mettiamo in rete.
Perché abbiamo deciso di stare fuori dal centro e abitare i margini dei territori insieme alle persone che stanno lì: coloro che spesso non hanno voce.
Perché siamo anche un po’ fuori di testa: cerchiamo percorsi originali e li costruiamo insieme.
Perché questo logo
Perché non siamo noi ad avere l’acqua, ma sono i ragazzi, sono loro: per questo, come Gesù al pozzo di Sichem, dobbiamo avere il coraggio di chiederla loro, mettendoci dalla parte dell’ascolto, dell’accoglienza, della disponibilità.
Dobbiamo avere sete di loro: il secchio d’acqua che ci portano i ragazzi saranno allora il riconoscimento del luogo che abbiamo costruito insieme, e la relazione nata da questo incontro.
Che cosa facciamo
Promuovere, presidiare e condividere sono i verbi che descrivono gli obiettivi che la rete Oratori Fuori si è data. Sono verbi di movimento che descrivono la necessità di uscire dagli schemi del “si è sempre fatto così” e dai limiti che spesso i muri impongono. Ma sono anche verbi che sottolineano l’importanza di esserci, di stare in qualche modo “seduti” ad ascoltare la realtà e le persone, consapevoli che, come papa Francesco ci dice, “L’idea staccata dalla realtà origina idealismi e nominalismi inefficaci, che al massimo classificano o definiscono, ma non coinvolgono.”
ACCOMPAGNAMENTO DEGLI ORATORI
L’accompagnamento delle comunità parrocchiali (laici e presbiteri) a recuperare il senso del “luogo oratorio” è un modo per accompagnarle a diventare davvero protagoniste della vita cominitaria che in esso può svolgersi. Questa attività è mirata a ricostruire, ristrutturare e rinforzare i comitati di gestione degli oratori.
FORMAZIONE
La formazione è l’urgenza di questi tempi: da ogni parte si sente il bisogno di formazione. A partire da temi attuali riguardanti il mondo giovanile e più in generale le comunità parrocchiali, la rete attiva percorsi formativi e tavole rotonde per referenti degli oratori e “addetti ai lavori”, in cui si cerca di ri-orientare la visuale, di cambiare punto di vista, di togliere condizionamenti nel nostro sguardo sui giovani e sulle comunità. Negli anni il coordinamento ha curato e promosso numerose campagne di formazione per cittadini, animatori ed educatori.
COMUNICAZIONE
Il web – e soprattutto i network sociali – sono canale d’informazione e piattaforma relazionale. Con il web, ci mettiamo in rete e cerchiamo di informarci. Il sito di Oratori Fuori è il luogo della condivisione di storie (cosa accade nella rete) e di pensieri.
COORDINAMENTO CENTRI ESTIVI
Negli ultimi anni il coordinamento ha facilitato la partecipazione giovanile ai centri estivi e l’incontro tra oratori ed animatori, oltre alla formazione di questi ultimi e il coordinamento delle attività.
Ho incontrato la strada grazie alla strada. Strada come luogo di povertà, di bisogni, di linguaggi, di relazioni e di domande in continua trasformazione. Strada come luogo di crescita e di consapevolezza: dove imparare a misurarsi con l’incertezza e la complessità, a non selezionare i compagni di viaggio, a costruire speranza e corresponsabilità. Ma non basta interrogare la strada. Quanta fatica è necessaria per imparare all’interno della stessa comunità parrocchiale si rischia – se si ascolta con serietà la strada – di non essere capiti. Le domande poste alla strada sono come la manna che il popolo d’Israele incontra nel deserto.
«Strada», «casa» e «oggi» sono, tra l’altro (così ci dicono gli studiosi della parola di Dio) termini biblici di inesauribile ricchezza. Tenerli insieme è sfida e aiuto per non restare chiusi nella propria casa e/o nella propria parrocchia, non costruire case, chiese, cortili e/o oratori lontani dalla strada. Se l’essere «tra le case» continua il suo dinamico confronto con la strada, le nostre parrocchie possono sprigionare la loro potenziale vitalità e rivelare tutta la loro forza e attualità! Mai come oggi le «case», le persone e le famiglie hanno fame e sete di luoghi in grado di consegnare possibilità di senso e autentica vita comunitaria. Di speranza.
don Luigi Ciotti, Avvenire, 22/12/2010